mercoledì 27 aprile 2011

Storia di un pezzo di legno. (II°)




Mia figlia e mio genero sono andati ad abitare in un grazioso paesetto francese al confine della svizzera, vicino a Ginevra. Hanno affittato una casa vecchia di 200 anni, ristrutturata, conservando molti aspetti rustici, travi in legno antico, muri in pietra.
Così mi hanno commissionato una targa da mettere sulla porta che ricordi lo stile della casa.
Ed ecco come ho usato l'asse recuperato dalla demolizione della balaustra del mio balcone. E' stato segato ai lati perchè troppo lungo, mantenendo il motivo centrale a curve. Poi i bordi sono stati arrotondati e levigati. Infine ci ho passato una mano di impregnante color noce scuro. Ho eseguito il disegno con carboncino bianco e dipinto con colori acrilici. Per ultimare una mano di vernice protettiva finale.
Ho scelto il mio soggetto preferito: fiori, questa volta alpini, per essere in tema col paesaggio.


venerdì 15 aprile 2011

Dono effimero è bello.

Il nome del mio blog è una parola del dialetto triestino che significa: cose inutili, impicci, ciarpame. Ovvero tutte quelle cose, tipo i souvenir, che a volte durante i viaggi, presi da raptus compriamo compulsivamente e di cui poi ci riempiamo inutilmente la casa. Altre fonte di strafanicci è costituita dai regali di vecchie zie, bomboniere o ricordini di nozze e ricorrenze.
Che dire infine dei primi lavori fatti alle elementari dai nostri figli? Potremmo forse MAI gettarli via? NOOO, inorridisco al solo pensiero.
Una alternativa a questa fiera dell'inutile e irriciclabile, per una che ama tanto il bricolage e la creazione di quelle cosine che mia mamma definiva "strullate", a meno che non sia veramente brava, (e di bravura ne vedo tanta in molti blog che visito), potrebbe essere dedicarsi all'arte effimera. Ad esempio: la scultura su ghiaccio, o la pittura con gessetti sui marciapiedi.
Quest'ultima fase l'ho passata, non ho mai scolpito su ghiaccio, troppo freddo, ma ho dipinto con i gessetti madonne ancorchè su cartoncino e non sul marciapiede.
Il soddisfacimento di vena creativa può trovare sfogo in cose che hanno una durata limitata, anche da regalare, così il beneficiario non avrà il dilemma del "conservo o getto".
Mazzi di fiori del giardino acconciati ad arte, pasticcini e dolci in confezioni chic, bigliettini di auguri decorati, sono cose che confeziono, amo regalarle e anche riceverle.
Questo lunghissimo "prologo" al fine di presentare la mia opera creativa pasquale, di vere uova di gallina, svuotate, lavate, imbianchite e decorate......dopo pasqua è garantito il dimezzamento fisologico, e se la s-fortuna mi aiuta anche l'annichilimento totale. Così l'anno prossimo mi ridiverto a colorarne un' altra dozzina. AUGURI!

venerdì 1 aprile 2011

Storia di un pezzo di legno, ma non è Pinocchio (I°).



Di cosa si tratta? Assi rovinati che costituivano il parapetto del balcone di casa.
Li abbiamo fatti sostituire con una più pratica ringhiera in ferro.
Che fare di essi? Non si possono bruciare, la vernice con la combustione emette fumi tossici (almeno per me). Quindi li portiamo in discarica. Ma prima....ne scelgo uno non tanto rovinato...
Eccolo qui. Chiedo a mio marito di tagliare un po' le estremità e di levigarlo. Il risultato è questo

Il lavoro altrui è terminato, ora tocca a me. Devo trovare tempo e voglia di dipingerlo.
So già a quale uso destinarlo, ma non so ancora il soggetto. Alla prossima puntata.