domenica 26 giugno 2011

Biglietti augurali

Una selezione di biglietti di auguri eseguiti con le matite acquarellabili.

Un po' fuori stagione....
Stile liberty

Primule

Fiori di campo

giovedì 23 giugno 2011

Matite acquerellabili.

Per un mio compleanno mia figlia mi ha regalato delle matite acquarellabili. Non le avevo mai usate, sono come normali matite colorate e si usano così a secco, solo dopo che si è fatto il disegno, con un pennello o un tamponcino bagnato si sfumano i colori. L'effetto sarà come questo, è  un paesaggio immaginario che ho fatto per prova. E' una tecnica veloce e simpatica che ora utilizzo soprattutto per fare biglietti di auguri.

giovedì 16 giugno 2011

Cactus.

Possiedo una discreta collezione di piante grasse, o meglio di "succulente" come si definiscono in termini botanici.
Ne sono molto orgogliosa, e in questo periodo stanno fiorendo in modo stupendo con colori vivaci e forme variegate, un vero spettacolo, anche se effimero.
Quasi come l'eclissi di luna di ieri sera.
Prima di riuscire a "immortalarle" tutte con matite e pennelli chissà quanti anni ci vorranno!
 Intanto comincio con questo "ferocactus" dalle spine veramente potenti e robuste.
L'esemplare in foto non ha ancora i fiori, ma io li ho riprodotti a memoria.
Il risultato qui sotto.
Come al solito riesco meglio nei disegni piccoli, infatti questo ha le dimensioni poco maggiori di un biglietto da visita.

venerdì 10 giugno 2011

Camelia.

La camelia è una pianta stupenda, per la bellezza del fogliame lucido, per la delicatezza dei fiori e la perfezione della corolla, i petali si sovrappongono con regolarità geometrica e la natura supera ogni possibile finta riproduzione.
Qui sul carso coltivare camelie è una sfida contro il gelo invernale, la bora e il terreno calcareo.
Sono riuscita ad ottenere e conservare in vaso una pianta, solo con grandi accorgimenti: la riparo in inverno, la bagno solo con acqua piovana, durante l'estate sposto il vaso in posizione ombreggiata. Mi ripaga con stupende fioriture a fine febbraio-marzo. Peccato che il fiore pesante e dal picciolo molto breve, si stacchi precocemente. Non è un fiore da recidere, ma io non resisto, e poichè è anche uno dei primi fiori a sbocciare a fine inverno, ne raccolgo sempre qualcuno per metterlo in un vasetto davanti al computer, e guardarmelo ogni tanto.

giovedì 2 giugno 2011

Dal cielo al fondo del mare.


Sono al settimo cielo! Una mia "opera" grafica ha avuto una certa visibilità, ed è stata pubblicata.
Premessa: mia figlia ha appena discusso all'università di Amsterdam la tesi di dottorato in fisica delle astroparticelle, nello specifico sulla rilevazione di una particella, detta "neutrino" molto difficile da captare. Per farlo infatti è necessario un telescopio sottomarino particolare detto Antares situato negli abissi del mar mediterraneo.
Questo "telescopio" è costituito da 900 fotomoltiplicatori collocati ad asticelle fissate in fondo al mare, di fronte alla costa di Tolone in Francia. I fotomoltiplicatori "captano" l'energia emessa dai neutrini e attraverso un cavo ottico trasmettono i segnali ai computer situati in una sala di controllo nei laboratori di fisica di Tolone.
Il tutto spiegato molto semplicisticamente da me profana di fisica e astrofisica, quindi chiedo scusa delle imprecisioni.
Già alcuni mesi fa' mia figlia, sulla dirittura d'arrivo dei 4 anni spesi a studiare e ricercare, mi ha incaricata di fare un disegno, da mettere sulla copertina della tesi, che ricordasse e simboleggiasse gli esperimenti condotti e il contenuto della tesi.
Ho valutato di cimentarmi in pesci che diventano stelle ispirandomi a Escher...progetto un po' troppo ambizioso, subito abbandonato.
Su quella bozza di idea ho "partorito" il disegno del fondo marino popolato da un pesce e una stella (marina), dove le bollicine si traformano "elementi" di energia, captati da quelle coppie di palle fissate alle asticelle, che dovrebbero dare un'idea schematizzata dei rilevatori Antares.
A mia figlia è molto piaciuto e lo ha utilizzato.
Alla commissione della tesi, 12 professoroni togati in cattedra (in Olanda il dottorato è una cerimonia molto formale e importante) sembra sia pure piaciuto, e quello che conta di più è piaciuto il contenuto della tesi, e la "difesa" (si chiama proprio così) che ne ha fatto la candidata.
Peccato che alla fine una esimia prof. abbia fatto notare come il pesce rappresentato sia una specie presente nel mar Rosso e non nel mediterraneo...La colpa è dell'autore del disegno ovviamente.
Chiedo venia, la fedeltà è stata sacrificata al servizio della rappresentazione coreografica.